2 luglio 2010

DIARIO DALL' ANGOLA - 15



FORMANDO PER EVANGELIZZARE


In questi mesi ho dedicato molto tempo e forze nella formazione dei catechisti e nell'organizzazione della catechesi, perchè l'evangelizzazione sia più fruttuosa.

FORMAZIONE

Molti dei nostri catechisti (che sono anche coordinatori delle comunità) non sono pronti per la missione che svolgono. Fin dall'inizio, i salesiani si sono preoccupati com la loro formazioneorganizzando incontri. Appena arrivato qui ho visto la necessità di continuare in questa linea e hocominciato a dare corsi, in aree geografiche differenti, per arrivare al maggior numero possibile dicatechisti. Nel 2009 ho fatto 7 incontri di una settimana ciascuno, com la presenza totale di 117 catechisti, che rappresentavano 52 villaggi differenti. È stata una esperienza molto bella che, oltre a formare i responsabili, è riuscita ad animare gli altri cristiani che hanno partecipato degli (incontrigiovani, uomini e donne) e le comunità vicine (com le visite). 





SUSSIDI

Un dei maggiori poblemi che ho incontrato nei catechisti è stato quello della difficoltà di lettura e dicomprensione dei testi. Per questo, per aiutare i catechisti ad avere una conoscenza più completa fede, dellaalla fine dell'anno scorso ho preparato un nuovo catechismo, abbastanza semplice, diviso in parti. I tretre volumi (che hanno ricevuto il titolo di “ABC del catechismo”) accompagnano il camminocatecumenale e spiegano, in un modo molto conciso, la storia della salvezza, il credo, i mandamenti e i sacramenti. Com l'aiuto dei catechisti itineranti (quelli che mi accompagnano nelle visite allecomunità) questo catechismo è stato tradotto nella lingua locale.



I CORSI

Da marzo a giugno di quest'anno ho già realizzato 7 corsi, com la presenza di 174 catechisti di 54 comunità. Ne manca ancora uno, a Cangonga, che farò nei prossimi giorni.

1- CANGUMBE
Il primo corso di catechisti è avvenuto a Cangumbe (85 km da Luena). Attorno a questo centro ci sono 15 villaggi, ma solo in 8 abbiamo un catechista e la chiesetta. Per l'incontro, nel mese di marzo, si sono riuniti 25 catechisti. Anche i ragazzi, i giovani e le donne hanno partecipato della formazione e sono stati coinvolti nei gruppi di studio e di riflessione. Durante la settimana, al mattino, abbiamo visitato 4 comunità, celebrando l'eucaristia e promovendo la catechesi. Alla fine del corso c'è stata la festa del patrono di Cangumbe, San Giuseppe, che è stato molto bella.
 2 - MULALU
Per la prima volta ho passato alcuni giorni nel piccolo villaggio di Mulalu (70 km da Luena), che è centro di riferimento di 8 comunità. L'anno scorso questo centro era un poco abbandonato, per la mancanza del catechista, ma quest'anno, com la presenza di un altro, la comunità si è rafforzata. Al corso si sono presentati 9 catechisti di 5 villaggi, ma anche alcuni ragazzi, giovani e adulti della comunità si sono interessati delle attività, della formazione e delle celebrazioni. Siamo stati accolti nelle due sale della scuola, costruita dopo la guerra dalla parrocchia.
3 - MUANGAI
Alla metà di aprile ho fatto la formazione a Muangai (90 km da Luena), dove si sono riuniti 17 persone di 5 villaggi. Per accoglierci, la comunità ha costruito una casa per l'ospitalità, molto semplice e piccola, ma che ci ha difeso bene dal freddo della notte. C'è stata qualche difficoltà nel mangiare: alcune volte si è dovuto dovuto “unire” pranzo e cena per la mancanza di carne! Durante il corso abbiamo visitato alcune comunità, costatando molti problemi. Però ho avuto l'allegria di veder nascere una nuova presenza, in uno dei villaggi visitati.

4 - MAKONDOLO
Alla fine di aprile sono arrivato ai villaggi più difficili da raggiungere (per causa delle strade molto deteriorate), nella zona di Makondolo (250 km da Luena), con un viaggio che meriterebbe un diario speciale, per gli ostacoli incontrati. Oltre a realizzare il programma, sono riuscito a visitare più comunità, perchè ho dovuto fermarmi molte volte a causa delle difficoltà incontrate! Hanno partecipato del corso 39 persone, di 9 villaggi (ma attorno a questo centro ce ne sono 27). La comunità locale ha organzizato bene l'ospitalità e molti cristiani si sono fatti presenti negli incontri di formazione e nelle celebrazioni.

5 - CANGAMBA
Dal 7 al 16 maggio sono andato a Cangamba (340 km da Luena – 6.000 abitanti - sede di um comune de 40.000 km2). Il corso è stato il più bem partecipato di tutti per parte della comunità locale (45 persone), ma non c'erano molti villaggi presenti (solo 6). I momenti formativi sono stati buoni e hanno aiutato a capire il contenuto e il metodo di dar catechesi. Il penultimo giorno sono avvenuti battesimi, prime comunioni e matrimoni e nell'ultimo giorno la festa della Patrona, la Regina della Pace.

6 - SACASSOMBO
Questo è il centro minore della parrocchia (4 comunità) a 70 km da Luena. Oltre ai catechisti della regione, hanno partecipato all'incontro anche catechisti di altre 4 comunità vicine. Come negli altri incontri, alla mattina abbiamo visitato e celebrato nei vari villaggi, al pomeriggio c'è stata la formazione, divisi in gruppi, e alla sera proiezione di films biblici. Alla fine uno dei catechisti ha detto: “Adesso abbiamo imparato a essere il “Pietro” della comunità”.

7 - CIKALA
Il corso che ha riunito più comunità è stato fatto dal 18 al 24 giugno a Cikala (35 km da Luena). Hanno partecipato 25 catechisti di 12 villaggi. Tutto è andato bene. L'unica difficoltà è stata dell'acqua, per la distanza dai fiumi, ma siamo riusciti a superarla andando tutti i giorni a prendere 200 litri di acqua com la macchina. Sono state molto belle le visite ai villaggi vicini perchè, tutti i giorni, dalle 30 alle 40 persone andavano insieme, portando fede e allegria alle comunità. Durante il corso abbiamo avuto due visite speciali: quella del gruppo missionario giovane, per insegnare un metodo più efficace per la catechesi, e, alla fine, la visita del Vescovo di Luena, Mons. Tirso, per celebrare la festa del Patrono della comunità, S, Giovanni Battista.


FATTI E RIFLESSIONI

Durante i viaggi e i corsi sono successi molti fatti interessanti e curiosi. Ho fatto anche tante riflessioni. Racconto qualcosa...

DISPONIBILITÀ E SACRIFICIO
Ammiro abbastanza i nostri catechisti per lo spirito di sacrificio e per la disponibilità che dimostrano. Siccome nella regione non ci sono molti mezzi per spostarsi, e nemmeno molta disponibilità economica, allora l'unica soluzione è muoversi a piedi o in bicicletta, percorrendo a volte lunghe distanze e per strade difficili. Un esempio: i tre catechisti di Cangombe, dopo aver percorso 85 km a piedi (due giorni di marcia) per partecipare al corso di Cangamba, mi hanno chiesto un aiuto nel ritorno, perchè avevano incontrato un leone lungo il cammino! Alla fine del corso sono andato a lasciarli più vicino al villaggio, molto oltre il posto dove avrebbero potuto incontrare il leone, ma hanno dovuto ancora fare 5 ore di marcia per arrivare in casa!


CONDIVISIONE
Una delle belle esperienze che si fanno alla fine di ciascun corso è quella del pranzo condiviso, com tutta la comunità. Le mamme preparano grandi pannelle di “fungi” (polenta di farina di mandioca) e la carne (sempre poca rispetto al grande numero di persone!) e distribuiscono il mangiare ai vari gruppi presenti. È una lezione vedere il buon comportamento, la calma, la pazienza e il rispetto di tutti, sperando l'arrivo del mangiare. E quando i piatti sono sulla tavola (o meglio per terra!) tutti condividono il poco che c´è!


PROCESSIONI
Nel nord-est del Brasile la gente fa molte processioni, specialmente in occasione della festa del patrono. Qui non è ancora bem impiantata questa tradizione, ma la gente cammina abbastanza per spostarsi e partecipare delle celebrazioni in altre comunità. Così per dinamizzare di più la comunità di Cangamba, ho lanciato la proposta di fare delle processioni tutti i giorni, celebrando alla fine in locali differenti: è stata un'esperienza molto bella che ha animato le varie contrade, ha chiamato l'attenzione della gente e ha preparato meglio la festa della Regina della Pace.

LUCE ELETTRICA NELLA CHIESA
Sapendo che l'amministrazione comunale di Cangamba aveva installato un generatore nella cittadina e che si avrebbe potuto approffittare dell'energia elettrica nella chiesa (com una piccola contribuizione mensile), quando stavo preparando il materiale del corso dei catechisti ho messo sulla macchina anche 60 metri di filo, alcuni supporti, lampadine e altre cose che sarebbero state utili per l'installazione elettrica. Com l'aiuto di un esperto del posto e di alcuni catechisti, in due giorni, la chiesa e la casa della missione erano collegati alla “rete pubblica”. Non si può immaginare l'allegria della gente, la notte di N. Signora di Fatima, nel vedere la chiesa illuminata!

FELICITÀ DEI BAMBINI
Tutti sappiamo che basta poco per far felice un bambino, ma i bambini di questi villaggi si accontentano ancora più facilmente, anche perchè sono poche le visite e non hanno accesso alle cose che sono fuori della loro vita quotidiana. Nelle comunità, quando posso, condivido com i bambini piccole cose che “avanzano” dagli incontri: mezzo bicchiere di latte, un piattino di minestra, un poco di crema di latte, una fettina di marmellata, un cucchiaio di zucchero, un pezzo di pane, un biscottino... Alla fine il più allegro di tutti sono io, vedendo tanta felicità!

IMPIANTATO NELL'ACQUA E NEL FANGO
Siccome il viaggio per andare al corso di Makondolo è avvenuto alla fine del periodo delle piogge, abbiamo incontrao molte difficoltà e ostacoli: il più difficile è stato impiantarsi vicino al ponte del maggior fiume della regione (il Lunghe-Bungo), nell'andata e nel ritorno. Nell'andata è stato abbastanza facile uscire dal pantano, perchè abbiamo messo la corda di acciaio attaccata a una colonna del ponte e, com il gancio, siamo riusciti a far uscire la macchina; nel ritorno è stato più difficile, perchè davanti non c'era neanche un albero (e alle 4 del mattino)! Meno male che abbiamo incontrato, in mezzo al fango, un tronco giá tagliato: abbiamo scavato un buco, piantato dentro il palo, messo la corda e... siamo riusciti a uscire anche di là!
VARIE FERMATE
Per arrivare a visitare le comunità più distanti, dopo il corso di Makondolo abbiamo allungato il viaggio di altri 130 km, arrivando fino a Tempué! Ma il viaggio è stato terribile, perchè la strada non è percorsa dalle macchine e nel periodo dopo le piogge ci sono molte erbe: per questo abbiamo dovuto fermarci molte volte pre pulire il radiatore. Il peggio è avvenuto quando abbiamo rotto la tela di protezione: i semi delle erbe e le piccole foglie sono entrate e hanno tappato tutti i fori! Siamo riusciti a contornare la situazione mettendo una tenda di stoffa, ma le fermate sono state molte lo stesso: in 13 ore abbiamo percorso 110 km!

PANE E POMODORI
In uno dei viaggi abbiamo visto che, ad un certo punto, qualcuno aveva perso dei pomodori. Ci siamo fermati varie volte per raccoglierli, pensando che ne avremmo approffittato in uno dei pranzi, durante il corso. Invece sono diventati molto utili due giorni dopo, quando ancora non eravamo arrivati a destino, assieme a vari catechisti che avevamo raccolto lungo il cammino. Il nostro pranzo è stato a base di pane e pomodori: sembravano panini del McDonald, tanta era la fame!

RISO E TONNO
Le fermate, in questo viaggio di ritorno da Tempué, erano lunghe perchè dovevamo raffreddare l'acque e pulire bene il radiatore (utilizzando anche il generatore e una piccola pompa ad aria). Alle 14, fermi in mezzo alla strada, abbiamo pensato di preparare da mangiare. Eravamo fuori di casa da 10 giorni, ma avevamo ancora qualcosa. Abbiamo tagliato qualche ramo secco, messo la pannella com acqua sul fuoco, cucinato due bicchieri di riso e aperto una scatoletta di tonno. Abbiamo mescolato il tutto e messo sui piatti: è stato il pranzo più delizioso del viaggio. 

UN PEZZETTO DI SAPONE 
Eravamo occupati a lavare la pannella e i piatti quando sono passate due giovani signore, portando i suoi bambini e il materiale di lavoro. Dopo aver salutato (secondo il costume del posto), al momento di continuare il cammino le signore hanno fatto una richiesta: “Puoi darci un pezzo di quel sapone per lavarci nel fiume?” Subito ho tagliato il sapone in tre pezzetti. Le signore ci hanno salutato e sono andare via felici per aver ricevuto un pezzo di sapone per lavarsi e lavare i bambini!  

CHIESA RESTAURATA 
A Cangonga la comunità cattolica non aveva un posto per difendersi: nella celebrazione della Pasqua abbiamo dovuto proteggerci com sedie e tegole per difenderci dalla pioggia! Dopo 4 mesi di lavoro, adesso la struttura della chiesetta, che sembrava vecchia e cadente, ha preso un nuovo aspetto ed offre uno spazio bello e degno alle celebrazioni e agli incontri della comunità. Cinque lavoratori del nostro centro professionale sono riusciti a fare la prima parte del restauro della chiesa terminando le pareti, mettendo il tetto com travi di ferro e dipingendola. Mancano ancora finestre, porte e gabinetto, ma com l'aiuto di benefattori riusciremo a terminare l'opera. Il 25 di giugno è avvenuta nella chiesetta rinnovata la prima grande celebrazione, com la presenza del Vescovo, che ha elogiato il lavoro e ha spronato la comunità a collaborare di più.

SFIDE E VITTORIE 
Durante questi viaggi ho avuto la possibilità di visitare alcuni villaggi che ancora non conoscevo, o che non hanno un catechista. Di 150 villaggetti che abbiamo da attendere nella zona rurale della parrocchia, 55 ancora non hanno presenza della chiesa cattolica (como dire più della terza parte). È un dato che deve farci rflettere, sapendo, ancora di più, che in quasi tutti i luoghi siamo la minoranza e, molte volte, com catechisti poco preparati religiosamente! Però sempre succedono belle sorprese e nuove adesioni: catechisti che erano isolati e agora appaiono, comunità che costruiscono la chiesetta, nuovi gruppi di catecumeni... Lo Spirito Santo continua a soffiare!

PICCOLI PASSI 
Concludendo, posso dire che noto alcuni passi positivi: cresce la sensibilità dei catequisti; la partecipazione di bambini, giovani e adulti è sempre più costante; il contenuto della fede è sempre più approfondito. Nelle comunità per dove passo, insisto sulla formazione di gruppi di catecumeni, consegno i vari segni (Segno della croce, Credo e Padre nostro) e parlo dell'importanza della preparazione ai sacramenti. Sono piccole cose, ma spero che aiutino a compromettersi sempre di più nel seguir Gesu, dentro la Chiesa, com l'aiuto della Mamma Maria.

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