10 dicembre 2010

DIARIO DALL' ANGOLA - 17


MOLTI AMICI


All'inizio di settembre sono andato in Italia, per passare alcuni giorni con i miei famigliari e per incontrare amici e salesiani. Ho approffittato anche per andare in Brasile e non perdere il visto permanente, potendo così visitare le comunità dove ho lavorato come missionário, Tornando in Angola ho ricominciato subito il mio lavoro di accompagnamento delle comunità rurali.

CON LA FAMIGLIA
Il 2 di settmbre, all'aeroporto di Venezia, siamo arrivati, quasi contemporaneamente, io, mia sorella Maria (suora Dorotea, missionaria in Bolivia) e mio fratello Ferdinando (sacerdote salesiano, missionario in Brasile). È stata una grande allegria rivederci e reincontrare i due fratelli sposati, le cognate, i nipoti e i figli dei nipoti! Abbiamo vissuto alcuni giorni tranquilli, tutti insieme, visitando parenti e amici e partecipando della vita della piccola comunità parrocchiale che ci ha visto crescere. È sempre bello l'ambiente della giovninezza e, da solo, rinnova le forze e l'entusiasmo. 


GIUBILEO DI ORO DELLA SORELLA
Il principale motivo per il quale tutta la famiglia si è riunita è stato la celebrazione dei 50 anni di vita religiosa di mia sorella, Suor Maria. Sono stati vari i momenti della celebrazione del giubileo di oro: con i parenti, nel paesetto dove siamo nati, abbiamo celebrato una bella eucaristia e fatto un pranzo; con alcuni amici di altre nazioni, abbiamo visitato un santuario di Maria; con le suore dorotee, abbiamo celebrato nella casa Madre dove è nata la congregazione. In tutti questi momenti Suor Maria ha cantato il “Magnificat”, ringraziando il Signore per tutti questi anni di vita religiosa, dei quali più di 30 sono stati spesi in missione. 

 
30 ANNI DI SACERDOTE E 41 DI SALESIANO
Io ho ringraziato il Signore per il mio sacerdozio e per la mia consacrazione religosa! Per ricordare i 30 anni di sacerdozio, dopo molto tempo, sono entrato nella chiesa dove è avventua l'ordinazione, a Porto di Legnago (Verona): mi sono ricordato con simpatia, come se fosse oggi, di quel momento e di quell'atmosfera straodinaria! Pure dopo molti anni, per ricordare l'inizio della vita religiosa salesiana, mi sono incontrato con i 5 compagni di noviziato (di 36 che eravamo!) che ancora vivono e lavorano nella congregazione salesiana, ricordandoci di tanti momenti e scambiandoci le nostre esperienze.


SALUTE
Nei mesi di giugno e luglio ho avuto alcuni problemi di salute: nelle vene varicose, che non mi lasciavano più fare lunghe camminate, non potendo così arrivare alle comunità dove la macchina non poteva andare, e ai reni, che mi hanno fatto sentire i terribili dolori delle coliche! A Verona, con l'aiuto della comunità del Don Bosco e di don Gianmario Breda, ho potuto fare tutte le analisi ai reni (che adesso non hanno più nessuna pietruzza) e la chirurgia alla gamba (tirando le vene varicose), tornando così rinnovato, e più tranquillo, alla missione. 


 
HARAMBÉ” E SPEDIZIONE MISSIONARIA
Alla fine di settembre, al Colle Don Bosco, ho partecipato all' ”Harambé”, con più di 300 giovani-adulti che hanno vissuto un'esperienza in terra di missione durante i mesi di luglio e agosto. È stato molto bello rivedere don Leo e il gruppo di Torino, che sono venuti qui a Luena nel mese di agosto (e ricordare i molti viaggi e le animazioni realizzate nella comunità rurali – vedi diario 16), come pure conoscere altre esperienze! L' ”Harambé” è terminato con un incontro con il Rettor Maggiore e con la spedizione missionaria, nella Basilica di Maria Ausiliatrice di Torino, durante la quale sono stati inviati più di 40 salesiani, Figlie di Maria Ausiliatrice e laici in tutti i continenti.


NEL NORD-EST DEL BRASILE
Alla fine di ottobre sono andato in Brasile. Passando per Lisbona, grazie all'accoglienza della Comunità Salesiana, ho avuto la possibilità di andare a Fátima, dove ho affidato a Maria tutti gli amici e benefattori e la missione in Angola. Durante i 15 giorni del Brasile ho incontrato la Comunità Ispettoriale e del Sacro Cuore di Recife; ho avuto la possibilità di parlare ai giovani salesiani (al Bongi-Recife), ai pre-novizi (a Jaboatão dos Guararapes) e agli aspiranti (a Carpina), condividendo con loro alcune esperienze della mia vita misisonaria e, chissà, seminando il desiderio di questa vocazione; ho incontrato anche vari giovani del Movimento Giovanile Salesiano, con i quali ho condiviso molti momenti di animazione e di formazione.


DOVE HO LAVORATO COME 'PASTORE'
Molto rapidamente sono riuscito a visitare anche i luoghi dove ho lavorato di più come 'pastore':
Passo di Camaragibe (Alagoas), dove sono stato per un anno e mezzo, Areia Branca (Rio Grande del Nord), dove ho vissuto per 10 anni e mezzo, e Caetés (Pernambuco) che mi ha visto per 4 anni. Ho avuto la possibilità di incontrare molti amici, di visitare alcune famiglie e di realizzare alcune celebrazioni. I cristiani di queste città ancora mi aiutano e accompagnano, in differenti modi, nella missione di evangelizzare i giovani e il popolo. 
 

RICORDI E SOGNI
In questi due mesi sono passato per tanti posti, tutti conosciuti, che mi hanno ricordato molti fatti e esperienze che conservo nel cuore con tanto amore: luoghi che ricordano i sogni e gli ideali della giovinezza; luoghi dove ho scoperto il senso della mia vita; luoghi dove ho vissuto i migliori anni del mio sacerdozio; luoghi dove ho incontrato tante persone che ancora condividono con me la missione, per essere “qui e lá insieme misisonari”.

DI NUOVO IN ANGOLA
Il giorno 5 di novembre sono arrivato a Luena. Dopo due mesi di assenza mi sembrava difficile ricominciare, però, visitando i primi villaggi ho sentito subito il calore delle accoglienze e il desiderio delle comunità di essere accompagnate. Allora non ho aspettato molto per fare il calendario delle visite. Così in questo mese ho celebrato in 24 comunità, arrivando anche a comunità distanti (due viaggi di 320 km e uno a 900 km), sempre incontrando tante persone e costatando come sono vere le parole di Gesù: “Erano come pecore senza pastore”.

PRANZI SULLA STRADA
Alcuni di questi viaggi non hanno potuto essere preannunciati e non è stato possibile incontrare tutte le persone nelle comunità (per causa dei lavori nei campi) e ancora meno avere un pranzo. Sapendo questo, ho portato sempre con me nella macchina tutto quello che era necessario per preparare qualcosa lungo il cammino: acqua, pentola, piatti, alimentazione... E varie volte (assieme al catechista e ad altre persone che avevano chiesto un passaggio) mi sono fermato lungo la strada per preparare il pranzo... il più gustoso della giornata!

CINQUE UOVI
A 20 km da Luena, in questo ultimo periodo, è nata una nuova comunità. Un pomeriggio, tornando da una visita a altri paesetti, mi sono fermato per verificare la situazione e salutare il catechista: com mia grande sorpresa ho incontrato vari cattolici che già stavano riunindosi e pensavano alla costruzione della chiesetta. Allora, dopo aver dato qualche consiglio e qualche incoraggiamento, abbiamo pregato un po' e ho dato la benedizione. Alla fine il catechista è entrato nella capanna per prendere qualcosa da donarmi: erano cinque uovi! Ho sperimentato come è vera la frase del vangelo: “Date e vi sarà dato”! Io mi sono fermato un momento, ma ho ricevuto il meglio che loro avevano!


PREPARANDO IL NATALE
In tutte le comunità sto cercando di aiutare i cristiani a riflettere su quale sia la miglior maniera per aspettare Gesù, il Salvatore, in questo Natale. Nei prossimi giorni continuerò le visite ai villaggi più distanti e poveri, con due viaggi di una settimana ciascuno. Credo che anche tu starai aspettando con me, e con le mie comunità, il Signore che viene...

PS.: Nel prossimo diario vi racconterò come è andata...